martedì 3 agosto 2010

L'Unione Campanari Bolognesi, la tradizione bolognese nel suono delle campane

Nel bolognese l'arte di suonare le campane risale al XVI secolo ed ebbe inizio nella Basilica di San Petronio. Da allora quest'arte si diffuse in tutta Bologna e anche in altre città vicine, tra cui Modena, Ferrara, Imola e Faenza, e raggiunse la sua massima diffusione nel XIX secolo, quando in queste città praticamente ogni parrocchia aveva 1 squadra, ma talvolta anche 2 o 3 squadre diverse, di campanari che suonavano le campane, anche sfidandosi a vicenda. E all'inizio del XX secolo, nel 1912 per la precisione, nacque l'Unione Campanari Bolognesi, che univa 34 campanari, oggi diventati 378, quasi tutti praticanti. L'Unione contribuì a diffondere l'arte campanaria bolognese nonostante che nel XX secolo diminuì progressivamente il numero di campanari, a causa dello sviluppo economico e dei profondi mutamenti sociali e culturali che investirono la società italiana nel suo complesso. In questa pagina del sito dell'Unione Campanari Bolognesi sono spiegate bene quelle che sono le varie tecniche di suone delle campane caratteristiche della tradizione bolognese: lo scampanio, il doppio a cappio, le tirate basse e il doppio a trave. Per mantenere viva la tradizione dei campanari bolognesi, l'Unione organizza, dal 1991, anche un corso di avviamento all'arte campanaria bolognese, che si va ad aggiungere ovviamente a tutte le esibizioni che l'Unione fa anche fuori da Bologna.

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